mercoledì 31 dicembre 2008

Italia 1 rifà nuovamente il look al preserale con Studio Sport e Love bugs 3

Da mercoledì 7 gennaio, al rientro dalle vacanze natalizie, Italia 1 si appresta, come detto nel titolo, a rifare nuovamente il look alla fascia preserale, quella che succede, cioè, l'edizione delle 18.30 del notiziario Studio Aperto, precedendo l'ora di cena.

Dallo scorso 1° dicembre il cosiddetto happy hour, dopo un autunno ricco di grandi soddisfazioni, dettate dai successi della serie americana Tutto in famiglia, e dalla striscia quotidiana del reality La Talpa, si è visto, come abbiamo annotato qui, progressivamente deteriorare, con l'arrivo delle sit com made in Italy di scarto Don Luca c'è e Medici miei, che non riescono (mi chiedo cosa si aspettassero) a portare a casa più di 5% e 6% tutte le sere.

Il secondo periodo di garanzia è imminente, e, passate le festività natalizie, che, si sa, sono un periodo, per così dire, in cui si è, oltre che più buoni, un tantinello più malleabili con i dati Auditel, la rete giovane di Cologno Monzese ha pensato bene di rivedere nuovamente il palinsesto del tardo pomeriggio, introducendo una terza edizione giornaliera del notiziario sportivo di rete Studio sport (esperimento, fra l'altro, già fatto in passato, ma non premiato dall'Auditel), già onda dal lunedì al venerdì alle 13, e poi durante la notte, con orario variabile, e rimettendo in ballo, chiaramente con delle repliche, la terza neanche tanto fortunata serie dell'italiana Love bugs, che ha visto protagonisti, un paio d'anni fa, Emilio Solfrizzi e Giorgia Surina (è già comunque in preparazione, come noto, una quarta serie, che avrà Luca Laurenti e Federica Panicucci per personaggi principali).

Due produzioni indubbiamente evitabili, queste due, che penso difficilmente potranno sopravvivere sino alla fine del freddo gennaio che si preannuncia: la prima è del tutto superflua, e lo sarebbe, credo, anche per la gente assai patita di sport; l'altra, visti gli scarsi ottenuti al primo passaggio nella primavera 2007 (penso ricorderete che a gennaio fu sospesa la messa in onda dopo pochi giorni dalla partenza, messa in onda che in seguito si decise di riprendere in tarda garanzia, con risultati altrettanto bassi).

Confermati, per la cronaca, l'instancabile Camera Caffè dopo le 20, e La ruota della fortuna dalle 20.30 (rimandato per il momento il ritorno di 1 contro 100, come rimandato il ritorno di Tutto in famiglia, interrotta a fine novembre per far spazio a Laurenti, Iacchetti, Covatta&Co.).

Magari mi sbaglierò, mah. Vedremo quanto durerà. I promo son già partiti..

lunedì 29 dicembre 2008

Luciana Littizzetto unica "nota" positiva del prossimo Sanremo?

La cinquantanovesima edizione del Festival di Sanremo, la più celebre kermesse canora italiana, è alle porte, e, dopo la presentazione ufficiale degli artisiti e dei brani con i quali di esibiranno sul palco dell'Ariston, fra il 17 ed il 21 febbraio prossimi, avvenuta qualche giorno addietro, rumors su rumors si susseguono fra il Web e le pagine di quotidiani e settimanali vari (in primis Tv Sorrisi & Canzoni, che offre tutte le settimane curiose chicche in merito).

Ad esempio il numero di questa settimana del popolare periodico diretto da Alfonso Signorini svela che il conduttore e direttore artistico della prossima edizione del festival Paolo Bonolis starebbe pensando di dedicare ognuna delle quattro serate della kermesse ad un tema diverso, con un ospite femminile differente in ognuno dei casi. Lo stesso settimanale Mondadori annuncia, inoltre, che Bonolis avrebbe fatto il nome di Luciana Littizzetto, l'irriverente attrice e comica torinese, che potrebbe far incursione all'Ariston nel corso dell'ipotetica serata dedicata alla satira, della quale la grande Lucianina, come la chiamerebbe Fabio Fazio, che la ospita tutte le domenica sere nell'ultimo quarto d'ora del suo Che tempo che fa, è indubbiamente maestra.

Ora, a prescindere dal fatto che la cosa andrà in porto o meno, non potrei che compiacermi di ciò. Al di là della simpatia e della stima che nutro nei confronti di questo personaggio, la notizia, oltre ad avermi fornito lo spunto per questo post, ed oltre ad avermi fatto un attimino riflettere, mi ha regalato quel particolare entusiasmo e quella particolare voglia di sintonizzarmi su Rai Uno in una di quelle sere, cosa che, primi cinque minuti della prima serata a parte, mi sarei risparmiato ben volentieri, nonostante la presenza di Paolo Bonolis, che a lungo andare, anche lui, scoccia, diciamocelo.

Personalmente, sono del parere che, dopo un certo periodo di tempo, qualsiasi trasmissione o personaggio (chiaramente la cosa si potrebbe estendere anche in altri ambiti, al di fuori dal nostro) prima o poi stufa, e sarebbe necessario levarlo, ma non dico definitivamente, dalla circolazione, o perlomeno svecchiarlo e rivederlo un momentino, per evitare il poi prevedibile effetto, che mi auguro con tutto il cuore riesca a colpire buona parte delle suddette cose. Certamente risponderebbero, ci allontaniamo un attimino dal confine festival, prontamente che ogni qual volta si prova a far qualcosa di nuovo si floppa, e questo è anche vero. Ma la colpa di chi è? Del povero pubblico, forse?

Dicendo ciò, volendo, avrei detto tutto, senza l'aggiunta di ulteriori dettagli. Intendiamoci, chi vuol intendere, intenda. La mia trattazione, che sarà poi ripresa nelle prossime settimane, con l'arrivo di nuovi spunti di riflessione e dibattiti, ho pensato bene di interromperla con un bel punto di domanda, che pretende da voi lettori, a questo punto, una soluzione. Secondo il vostro parere, come mai si è arrivati a dire ciò? Come mai siamo arrivati a dire (anche se magari non state dalla mia parte rimane sempre qualcuno che fa riflessioni del genere, al costo di essere l'unico sulla faccia della Terra, ma escluderei codesta possibilità) che il festival lo si guarda solo perché c'è Luciana Littizzetto?

Viene spontaneo aggiungere che il festival sta poi indubbiamente, e quanto si dice su quest'edizione conferma quanto dico, perdendo la sua vera essenza, la sua ricetta tradizionale, abbandonando sempre più la musica per scivolare nei quasi prevalenti momenti "alternativi", disperato espediente a cui giustamente si fa ricorso per fare ascolti.

A voi l'ardua sentenza, ed il compito di schierarvi o meno dalla mia parte, dunque, qualora lo vogliate, ed abbiate argomenti per farlo, proseguire il dibattito, dando sfogo ai vostri pensieri in merito. Tanto per fare qualcosa di diverso ho anche creato un gruppo su Facebook, al quale, chi si accoda alla mia trattazione (è necessaria l'iscrizione al network; se non avete ancora provveduto potrebbe essere una buona occasione per farlo), potrà unirsi. Per entrare nel gruppo andate qui.

lunedì 22 dicembre 2008

Indiscrezioni e supposizioni su La fattoria 4, da fine febbraio su Canale 5

Il tempo passa inesorabile ed una nuova stagione televisiva ci attende al rientro dalle vacanze natalizie. Tanti i programmi che sfileranno sul piccolo schermo, che Rai e Mediaset stanno prontamente provvedendo ad organizzare.

Ormai non è più da tempo un mistero che la prossima primavera vedrà, dopo tre anni, il rientro su Canale 5 del reality show La Fattoria, in arrivo con la sua quarta edizione, che preannuncia ben diversa dalle precedenti, mutando nuovamente volto, cosa già accaduta quando, dopo la prima edizione su Italia 1, Daria Bignardi passò il testimone per le successive due su Canale 5 a Barbara D'Urso, che lo rese irresistibilmente trash e degno di un'ammiraglia. L'arrivo di Paola Perego alal conduzione la dice lunga, vista la fama della bella conduttrice minalese nel guidare trasmissioni del genere, alle quali riesce sempre a dare quel pocco di trash che ne fa quasi sempre un successo.

Alla partenza mancano due mesi esatti, e le prime indiscrezioni non tardano a giungere. Tv Sorrisi & Canzoni in edicola da oggi, ha svelato alcuni dei papabili concorrenti (sicuramente vedremo il manager Lele Mora, Roberto Mercandalli, il celebre Cumenda della scorsa edizione del Grande Fratello, poi, tanto per cambiare, l'ex tronista Giovanni Conversano, ma si sono fatti anche i nomi di Melissa Satta, Nina Moric e Marianne Puglia) ed ha accennato del no di Elisabetta Gregoraci nel ruolo di inviata, lasciando presagire che, sulle orme del successo e del gradimento della Barale a La Talpa, si tratterà comunque di una donna. Certo è anche il fatto che il gioco avrà nuovamente come location il Brasile, che già aveva ospitato la seconda edizione 2005 (per la cronaca la prima è stata ambientata in Italia, la terza in Marocco).

Facendo due conti l'unica collocazione libera per i nostri contadini sarebbe quella della domenica sera, che, stando ai palinsesti divulgati un mese abbondante addietro dalla concessionaria Publitalia, nella prima parte della stagione dovrebbe ospitare 14 episodi inediti della fortunata serie ospedaliera d'importazione Dr. House, di cui gli ultimi 4 della quarta ed i primi 10 della quinta stagione. Le avventure del fantomatico Gregory House non potrebbero però restare in palinsesto per più di 7 settimane, calcolando un paio di episodi per volta. Ricordando che trattasi comunque di una personale supposizione, non penso che alla fine vi siano alternative, visto l'abbastanza compatto ed agguerrito palinsesto che copre il resto della settimana.

Ci si aggiorna a stretto giro.

giovedì 18 dicembre 2008

Don Luca c'è, gli ascolti no

Dallo scorso 1° dicembre il cosìddetto happy hour, ovvero la fascia preserale, di Italia 1 si è,come noto, visto mutare totalmente nella sua struttura, con l'arrivo degli episodi "avanzati" dalla programmazione delle serie made in Italy Don Luca c'è e Medici miei, dunque di Camera Cafè.

Almeno nei primi due casi trattasi, come sappiamo, di due prodotti già snobbati in precedenza dal pubblico italiano, che, rispettivamente quest'estate e all'inizio di quest'autunno, non ha dimostrato quell'appeal necessario per garantire buona e lunga e vita ad un programma. Prevedibile la chiusura di battenti anticipata.

Vuoi la questione di volerseli levare dai piedi, vuoi il solito discorso "non abbiamo nient'altro da trasmettere", Luca Tiraboschi, per far fronte alla conclusione della ben più fortunata e consolidata sit com americana Tutto in famiglia e dell'appuntamento con la striscia quotidiana del reality game La Talpa, pensa bene di rimettere in gioco le due serie.

Risultato? O meglio, risultati? Abituato a medie d'ascolto decisamente più alte e soddisfacenti, il "nuovo" preserale di Italia 1 si è presto dovuto adattare ai costanti 6%, 5% o addirittra 4% che Laurenti, Iacchetti e Covatta portano a casa tutte le sere.

Nell'attesa di rivedere in video le vicende della famiglie Kyle, o le avventure e le disavventure degli amici di Love Bugs...

sabato 13 dicembre 2008

Iniziamo la grande impresa!

Cittadini, nostalgici della vecchia, cara e bella televisione di una volta, è arrivato il nostro momento.

Il successo de "La talpa" si deve NON al format in sé ma di chi, per primo, nel nostro Paese, ha portato un modo di fare televisone con prove spettacolari, al limite dell'impossibile ma sempre in sicurezza. Quest'uomo da troppi anni, sottolineo, troppi anni è lontano dalle reti italiane...

Ebbene, noi di TELEFATTI tenteremo l'impossibile. Vogliamo riportare sui nostri schermi un format, mandato in onda in 42 Paesi, chiuso per presunti maltrattamenti di animali il 25 settembre 1994... vogliamo riportare "Il grande gioco dell'oca".

VISTO che:
- nessun direttore di rete ha il "coraggio" di puntare ancora una volta sulla genialità di Jocelyn che ha portato sempre belle idee e grandi ascolti;
- alcune prove de "La talpa" sono identiche a quelle de "Il grande gioco dell'oca" (una su tutte, il taglio dei capelli);
- la gente prova nostalgia per questo format.

DIAMO VITA A QUESTA PETIZIONE CHIEDENDO A TUTTI DI FIRMARE PER RIPORTARE SUGLI SCHERMI ITALIANI UNO DEI PIU' GRANDI SUCCESSI INTERNAZIONALI NEL CAMPO DELLA TELEVISIONE. ENTRIAMO TUTTI INSIEME NELLA STORIA... RIDIAMO A JOCELYN QUELLO CHE MERITA, LA GLORIA!

Per firmare: http://www.petitiononline.com/j0c3l1n0/petition.html

Nel caso aveste dei problemi tecnici, firmatevi nei commenti... noi poi penseremo a inserirla nella petizione

Con Matricole&Meteore l'Auditel premia l'Amarcord

Più di una persona si è detta scettica, prima del "debutto" sul piccolo schermo delle repliche di Matricole&Meteore, storico show targato Italia 1, che la rete diretta da Luca Tiraboschi ha pensato bene, per la serie "rischiare è bene, non rischiare è meglio", di rispolverare, riproponendo, giovedì sera, una puntata del programma in questione trasmessa nientemeno che nell'autunno 2002.

Più che fortunato l'esperimento, se così si può definire, che ha raccolto 3.123.000 telespettatori (13,20% di share), in una serata abbastanza competitiva, fra lo speciale, con Andrea Bocelli, di Che tempo che fa su Rai Tre, o il temibile Annozero di Rai Due, e mettiamoci il film di Rai Uno Genitori in trappola, e, giusto per fare il nome, visto il pessimo ma prevedibile risultato (ne abbiamo discusso qui), Il Capo dei Capi su Canale 5. Addirittura, per dirla tutta, più fortunato del primo passaggio di sei anni fa, che la percentuale di ieri sera stacca di all'incirca un punto e mezzo di share.

Se uno degli scopi era quello di sondare il terreno per un'eventuale imminente nuova edizione, si può senza dubbio, infatti, dire raggiunto, andando a dimostrare il gradimento del pubblico verso le così chimate "trasmissioni Amarcord".

Voi, foste nel direttore Tiraboschi, che fareste? Dite la vostra votando al nostro sondaggio qui in basso, e/o intervenendo eventualmente nei commenti.

forex Poll

martedì 9 dicembre 2008

IL MOIGE

Il caso n. 006 (quello sui truffatini) ha creato non poche polemiche... per questo ringrazio tutti coloro che sono intervenuti nel bene e nel male... Ma, in fatto di polemiche, non possiamo battere uno dei movimenti che, invece di far educare genitori e figli su "un uso intelligente della televisione e del telecomando", miete vittime nei palinsesti: il Moige.

Il Moige, acronimo di Movimento Italiano Genitori, è un'associazione di promozione sociale, iscritta al registro nazionale dell' APS, impegnata nell'ambito sociale ed educativo; le sue attività sono rivolte alla tutela dei diritti dei genitori e dei minori. Dal 2007 aderisce all'EPA - European Parenting Association, federazione europea che raggruppa parte delle organizzazioni di genitori.
La notevole pressione che l'associazione esercita sui media, e i risultati conseguiti da questa attività, hanno fatto sì che il Moige apparisse in grado, di fatto, di intervenire direttamente sui palinsesti televisivi italiani, imponendo orari di trasmissione specifici e censure per alcuni programmi. In questo senso, anziché suggerire ai genitori un uso consapevole del mezzo televisivo, l'azione del Moige sembra avere lo scopo, dal punto di vista di chi lo critica, di trasformare lo stesso in un mezzo che possa trasmettere solo immagini "adatte ai minori" attraverso un'opera censoria volta a nascondere tutto ciò che è ritenuto sgradevole o non condivisibile in base alle proprie idee. Secondo queste critiche, con le sue censure il Moige non aiuta i genitori a educare i figli, ma tenta di sostituirsi a loro, imponendo a tutti i telespettatori scelte basate su un determinato punto di vista ideologico, cancellando o limitando fortemente la libertà di scegliere da parte di chi invece sa usufruire correttamente del mezzo televisivo.

CHI SONO LE VITTIME DEL MOIGE?

1) i telegiornali, colpevoli di aver mostrato immagini non adatte ai bambini, pur se giustificate dalla notizia che dovevano descrivere;

2) i film di Kubrick e Tarantino, perché caratterizzati da forte violenza, scene di sesso e turpiloquio, ma sono ritenuti di indubbio valore cinematografico;

3) Bisturi! il programma di Italia 1 che si occupava di chirurgia estetica condotto da Irene Pivetti e Platinette, per cui sono riusciti a spostarlo dalla prima serata alle 23.10 e a boicottare gli spazi pubblicitari;

4) i cartoni animati: South Park, Sailor Moon, Piccoli problemi di cuore (per la storia del tradimento tra dei personaggi nella serie), Lupin III, È quasi magia Johnny, One piece, Dragon Ball, I Griffin, i cartoni della Warner... insomma, tutti tranne Topolino;

5) programmi che trattano in forma di commedia i temi dell'omosessualità (Will & Grace, I fantastici cinque);

6) Smackdown! (wrestling);

7) la pubblicità di Rocco Siffredi delle patatine.

Qui mi scatta una domanda: perché, a questo punto, non mettono i soldi da parte, si creano una televisione propria, così ci mostrano come si deve fare un palinsesto? Oppure, perché non spengono loro per primi la televisione per dare il buon esempio a tutti? Su tutto questo, meditiamo.
Piccolo appunto: sul caso dei truffatini, il Moige avrebbe scritto di peggio, e non solo! Avrebbero cancellato tutti i commenti di chi la pensava contro, cosa che questo blog non fa.

sabato 6 dicembre 2008

LA STORIA DEL PRESERALE DI CANALE 5 - COS'E' COS'E'

Come è stato annunciato nell'ultima puntata della nostra storia del preserale di Canale 5 (cliccate sulla tag sotto al titolo del post per recuperare gli 8 appuntamenti che vi abbiamo proposto), continueremo il nostro percorso nella memoria della rete del Biscione, non più in ordine cronologico bensì con le curiosità.

La prima riguarderà un personaggio che sarà al centro anche di una piccola mobilitazione popolare che partirà da questo sito. Ebbene sì, Jocelyn, oltra a mettere mano a "In bocca al lupo" su Rai Uno, ha fatto parte della storia del preserale di Canale 5, conducendo e ideando, assieme a Amato Pennasilico, Rodolfo Martinelli e Ruggero Di Fazio, "Cos'è Cos'è".

In onda dal 10 Luglio 1991, dal lunedì al venerdì alle 19:30, per 13 settimane, il gioco verrà ricordato come uno dei primi preserali in diretta di Canale 5. Il merito va naturalmente a Jocelyn che è riuscito a fare ottimi ascolti con un gioco, in primis, estivo e, in secundis, facilissimo.

Il gioco consisteva in una raffica di domande, dalle più semplici alle più impensate, rivolte in contemporanea sia al pubblico a casa, che doveva passare attraverso cinque graziose telefoniste (tra cui l'attrice Veronika Logan), sia a quello presente in una piazza d'Italia, dove si trovava Antonella Elia.Tre i momenti topici di questo game:
- lo SPLIZ PILK, in cui veniva mostrato ingrandito il particolare dell'oggetto da indovinare;
- il PUZZLE VIP che consisteva nell'indovinare i quattro personaggi nascosti nel fotomontaggio mostrato (questo gioco è stato COPIATO da Paolo Limiti e da Maurizio Costanzo in una delle sue edizioni di "Buona Domenica");
- il GIOCO DELLE SECCHIATE.

Se vi intriga ancora spulciare le curiosita della "storia", continuate a seguirci... Se v'interessa la mobilitazione riguarda Jocelyn, seguiteci lo stesso...

IL CAPO DEI CAPI: UN CLASSICO ESEMPIO DI QUANDO SI VUOL SFRUTTARE UN PRODOTTO SINO ALL'ULTIMO

Non è certo la prima volta che ci si presenta un caso del genere sul piccolo schermo, che negli ultimi tempi ci ha abituato oramai a "vederne veramente di tutti i colori".

Utilizziamo per la nostra trattazione la fiction Il Capo dei Capi, la fiction in 6 puntate che ci racconta la vita del boss si Cosa Nostra Totò Riina (interpretato da uno straordinario Claudio Gioè), riprodotta dalla Tao Due Film di Pietro Valsecchi e trasmetta con grande successo lo scorso autunno su Canale 5.

Come accennato, eccezionali gli ascolti riscossi, oscillanti sempre fra 27% ed 28% di share, con una media di oltre sette milioni di spettatori (che al giorno d'oggi non sono pochi), che sono rimasti fedeli al prodotto anche quando, la sera del 29 novembre 2007, Rai Uno trasmetteva il primo appuntamento con Roberto Benigni ed il suo Quinto dell'Inferno, che fece il prevedibile botto, con una decina di milioni abbondanti di spettatori e share del 35%. In quest'occasione le disavventure di Riina, con l'ultimo appuntamento, realizzarono quasi 8 milioni, con 28,59%, dimostrandosi addirittura in crescita.

In un futuro non tanto distante da quanto appena illustrato, il 13 ed il 14 gennaio 2008 la stessa rete trasmette L'ultimo padrino, sempre made in Tao Due, una sorta di sequel del Capo dei Capi, che affanna a raggiungere i risultati del suo predecessore, faticando a realizzare all'incirca 6 milioni di spettatori e 23% medio di share. Ascolti sicuramente da non buttar via, ma che hanno indubbiamente deluso le aspettative della vigilia.

Appena un anno prima Rai Uno trasmise L'ultimo dei Corleonesi, qualcosa di assai simile alla fiction in questione, che non mancò di raccogliersi i suoi 6 milioncini di spettatori, realizzando un 26% di share.

Per la serie "se una cosa va bene produciamo tutta roba del genere", appena qualche giorno prima de L'ultimo padrino va in onda Io non dimentico, non direttamente trattante l'argomento Cosanostra, ma andando a preoccuparsi del tema mafia visto sotto un altro aspetto.

Il 4 dicembre 2008, dunque l'altro ieri, Canale 5 rispolvera il suo amato Capo dei Capi, pensando, non di rifare il botto, ma perlomeno di attirarsi quei 5 milioncini di spettatori che gli avrebbero garantito discreti ascolti, nonostante il periodo appena fuori dalla garanzia (discorso valido sino ad un certo punto quello della garanzia o non garanzia, visto che comunque, nonostante l'assillo degli ascolti si plachi un attimo, la voglia di prevalere e di conquistare, giustamente, quella buona fetta di pubblico resta sempre quella). Risultato? Neanche quattro milioni ed un affannato 14%.

Per casi del genere c'è stato l'imbarazzo della scelta a fornire un esempio. Avremmo potuto tirare in ballo I Cesaroni (a questo proposito annunciamo una prossima intervista a Niccolò Centioni, che interpreta il ribelle Rudi nella serie), che lo scorso anno sbancò l'Auditel per quasi tutta la programmazione, sinoa quando, per portarseli sino a fine stagione, pensarono bene di sistemarli in tandem con Un ciclone in famiglia, finendo per perdere non poco pubblico.

Io ho dato gli spunti. Ora vorrei tanto sapere cosa ne pensate voi. Mi piacerebbe una piccola discussione, per la quale, se mi chiamerete a farlo, utilizzeremo l'area commenti.

venerdì 5 dicembre 2008

TORNA LA FATTORIA CON PAOLA PEREGO E LA D'URSO SI RIPRENDE IL GF?

Una serie di interessanti rumors si sono sparsi in rete nelle ultime ore. Stanto a quanto sostengono i ben informati, e a quanto viene confermato dalle pagine del quotidiano Libero, a Canale 5, alla faccia di chi parlava di crisi e tramonto del genere reality, dopo la Befana si dovrebbe tornare a puntare alla grande su questo appassionante genere.

Oltre agli oramai classici appuntamenti con il Grande Fratello (al lunedì dal 12 gennaio) e con il serale di Amici (di mercoledì dal 14), nel secondo mese dell'anno nuovo l'ammiraglia di Viale Europa dovrebbe rispolverare La Fattoria, trasmesso per la prima volta nella primavera 2004, su Italia 1, con la conduzione di Daria Bignardi, che ha ceduto il testimone a Barbara D'Urso per le due edizioni successive, in onda, visto l'inaspettato successo, su Canale 5. Per dare un diverso tono al programma, seguendo le orme del successo dell'appena terminato La pupa e il secchione, il 20 marzo 2007 parte Un, due tre.. stalla!, brutta copia de La Fattoria, sempre condotto dalla D'Urso, e con un radicale mutamento della formula di gioco. Scampata la chiusura anticipata, per merito dell'intervento di Maria De Filippi nello staff autorale, il programma termina il suo corso di programmazione. A questo punto, si inizia a parlare di un possibile ritorno del programma originale. Ed eccoci arrivati nel presente.. Il reality Endemol potrebbe ora, come accennato, far rientro sul piccolo schermo, con la sua quarta edizione, e con la possibile conduzione di Paola Perego, reduce dal successo, su Italia 1, de La Talpa, che potrebbe fra l'altro essere promossa sull'ammiraglia per il prossimo autunno.

Come la prenderebbe la D'Urso? Il problema si creerebbe sino ad un certo punto, visto che parlano di riaffidarle la conduzione del Grande Fratello, di cui aveva già condotto la terza, la quarta e la quinta edizione, cedendo poi il testimone alla giovane Marcuzzi per dedicarsi appieno, nella primavera 2006, alla terza edizione del reality campagnolo, di cui abbiamo parlato poco fa. Infondata, credo, l'ipotesi della Blasi.

Ignaro, se così fosse, il destino della bionda Marcuzzi, che ha comunque dichiarato di voler staccare per un po' dalla tv. Che le affidino Scherzi a parte, ancora scoperto di conduzione (per la cronaca Incontrada e Hunziker avrebbero rifiutato..)?

martedì 2 dicembre 2008

LA FICTION MEDIASET SFIDA GLI ASCOLTI. SCHERI: "C'E BISOGNO DI BELLE STORIE"

"C'è bisogno di belle storie, che non siano ansiogene e che riscoprano i valori dimenticati nella nostra vita dominata dallo stress". Queste le ultime dichiarazione del direttore della fiction Mediaset Giancarlo Scheri, che, dalle pagine del Corriere della sera, risponde alle accuse, giunte per altro dallo stesso presidente della tv commerciale per eccellenza, Fedele Confalonieri, che non molto tempo addietro definiva la fiction di oggi "ansiogena", facendo riferimento alle pesanti storie che una buona percentuale delle produzioni fictional di oggi giorno propone. Mafia, sparatorie, stragi, drammi, ecc., fra l'altro sempre più inevitabilmente sovraesposte sul piccolo schermo, non sono certo l'ideale per la classica famigliola che alla sera riesce a riunirsi per un paio d'ore assieme, con l'intento magari di seguire qualcosa di divertente e di scacciapensieri e preoccupazioni.

"La fiction - aggiunge il direttore - continua a essere strategica nella tv generalista. Per quanto ci riguarda, nel 2008 abbiamo investito 250 milioni di euro nel settore, che contiamo di confermare nel prossimo anno. Ma occorre andare nella direzione giusta".

Tanti i progetti che bollono in pentola, buona parte dei quali avremo occasione di seguire subito dopo la pausa natalizia, che vedrà come d'abitudine un quasi totale stop degli show e delle serie di punta, che torneranno dopo la befana. Rivedremo dunque le indagini mozzafiato dei R.I.S., in onda per il quinto anno consecutivo, con 10 nuove puntate, o le più spensierate vicende della famiglia più amata del Bel Paese, quella de I Cesaroni, in arrivo con le 13 nuove puntate della terza stagione.

Si punterà molto anche sulla sperimentazione, con l'arrivo di una serie di tv movie, che faranno da pilot a quelle che potrebbero poi divenire nuovi serial. Abbiamo ad esempio Suocere, con Lunetta Savino ed Angela Finocchiaro, o Dottor Clown, con Massimo Ghini, poi ancora Il mistero del lago, con Lorenzo Flaherty, Ana Caterina Morariu e Simona Borioni, passando per Un amore di strega, con Alessia Marcuzzi e Pietro Sermonti, e So che ritornerai, con Manuela Arcuri, Jason Lee Lewis, Valeria Melillo e Giancarlo Giannini, e non dimentichiamoci di Al di là del lago, con protagonisti Kaspar Kapparoni e Roberto Farnesi.

Sul fronte fiction seriali, presto sugli schermi, alla faccia della fiction non ansiogena, Intelligence- Servizi e segreti, con Raul Bova, dunque Chirurgia d'urgenza con Giorgio Pasotti, I segreti dell'isola di Korè, con
Romina Mondello e Adriano Giannini, il seguito in sei puntate del tv movie Piper, la nuova stagione de I liceali, poi Squadra antimafia, con Claudio Gioè e Simona Cavallai. Presto anche la miniserie in due puntate sul campione Primo Carnera.

Insomma, quanto a novità non possiamo certo lamentarci. Visto che comunque se n'è parlato, non credo che i contenuti vadano esattamente a rispecchiare quanto affermato. Ne riparleremo con i dati Auditel "fra le mani".

Le famiglie Auditel

Secondo voi, perché anche dei bei programmi vengono cancellati? Semplice, perchè non fanno ascolto. E chi decide se un programma fa ascolto? Noi? NO, 5.163 famiglie, le famiglie "campione". Un piccolo esercito di circa 14.000 persone che ogni autore, ogni conduttore, ogni produttore, ogni rete... insomma, la televisione teme. Sono loro, infatti, a decidere se un programma "funziona" o meno. Ogni anno, poi, vengono mandate in "congedo" il 20% delle famiglie, che vengono rimpiazzate da nuove "reclute". Qui scattano tante di quelle domande che potreste fare ma, per iniziare, ve ne mostro 4.

Come vengono scelte le famiglie?
In questo caso la parola "caso" non è inutile. I nominativi vengono dalla banca dati Ricerche Continuative. Il campione che ne deriva ha una composizione che è in grado di rappresentare tutte le aree geografice italiane, varie tipologie di famiglie, diverse estrazioni sociali, fasce d'età e di sesso...

Cosa ottengono in cambio le famiglie che accettano? (se non fosse stata la seconda che vi veniva in mente ma la prima, c'avrei scommesso...)
Buoni spesa, un calendario, un'aspirapolvere ed altri regali vari.

Tutti contano per i dati Auditel?
Ebbene, NO! Sotto i 4 anni non contano. Quindi, i programmi per bambini se li sognano il 30% di share...

Cosa si ha bisogno per rilevare i dati?
Semplice, un apparecchio su cui ogni famiglia deve accedendere assieme al televisione e deve segnalare solo quante persone ci sono. Per la rete, ci pensa l'apparecchio stesso.

Leggendo su un giornale, ho scoperto una delle 5.163 famiglie Auditel e delle affermazioni che sono sconvolgenti.

- Hanno accettato "per curiosità e, soprattutto, per dimostrare che non tutti gli italiani stanno incollati davanti al televisore. Noi ne abbiamo sempre guardata pochissima e credo che ultimamente siano crollati i nosti indici d'ascolto". UNA FAMIGLIA AUDITEL CHE NON GUARDA LA TELEVISIONE... MAH!

- Pensano che "queste rilevazioni non abbiano nessun valore". PERCHE' HANNO ACCETTATO? Rileggete cosa prendono in cambio...

- "Capita di accendere la tv e di addormentarsi. Oppure capita con i bimbi: si addormentano e nessuno spegne la macchinetta. In quel caso risulta che dei bambini stavano guardando Matrix!" QUINDI IL DATO E' FALSATO!?!

Dopo aver letto tutto quest'articolo, perché anche dei bei programmi vengono cancellati? Meditiamo.