E' corsa agli armamenti per la fine di una stagione da dimenticare

Il mese di maggio in televisione è come il mese di maggio nelle scuole: se da una parte, infatti, gli studenti tentano disperatamente di salvarsi in corner dai debiti formativi o dalla bocciatura con le interrogazioni e le verifiche finali, nel panorama televisivo poco differente è la situazione, dal momento che le varie emittenti tentano di chiudere l'annata in modo meno indolore possibile, arrivando a mettere in atto bizzarre strategie palinsestuali, servendosi di quel poco che rimane delle produzioni da smaltire.

E se è vero che mai quest'anno è difficile comprendere se sarà Rai Uno o sarà Canale 5 a spuntarla, visti i risultati altalenanti di entrambe le programmazioni, che hanno potuto contare su uno scarso numero di cavalli di battaglia ed una vasta collezione di clamorosi (mica tanto) tonfi, è altrettanto innegabile il fatto che scarse sono state le competenze e le abilità che i vertici di Rai e Mediaset hanno dimostrato di saper adottare.

Bruciate dunque tutte le cartucce, per così dire, migliori, largo spazio avrà la fiction, meno l'intrattenimento, con un paio di produzioni d'intrattenimento a settimana, volendo tenere conto esclusivamente delle reti ammiraglie.

Canale 5, ad esempio, si dimostra alquanto sciocca, come se già in passato non ci avesse offerto occasioni di comprenderlo, e compie un passo di cui con ogni probabilità potrebbe pentirsi, ovvero quello di spostare uno dei suoi assi portanti, ovvero la fiction I Cesaroni, che dalla prossima settimana dalla prosperosa serata del venerdì migrerà presso la ben più infelice collocazione del lunedì, scontrandosi con la seconda parte della fiction Enrico Mattei, programmata da Rai Uno, che preferisce rimandare in autunno la messa in onda di Pinocchio, per evitare di non trovare il riscontro di pubblico che merita dati i notevoli costi che la tv di Stato ha dovuto sostenere per la realizzazione. La mossa della rete diretta da Massimo Donelli si rivela ancor più idiota quando si va a scoprire cosa offrirà d'ora in poi il palinsesto del quinto giorno della settimana, ossia le sei puntate della fiction Piper, già trasmessa con un pilot un paio d'anni addietro, con un riscontro non proprio esaltante da parte del pubblico. L'alternativa di Rai Uno? Quattro speciali in prima serata di Affari tuoi (in sostituzione dell'inizialmente previsto Parenti talenti di Elisa Isoardi, poi cancellato dal palinsesto per paura di un nuovo insuccesso, visti gli evidenti tonfi seguiti all'ascesa delle Del Noce's Angels in prime time), con concorrenti delle coppie, in stile puntata di San Valentino, piuttosto che singoli concorrenti. Il caso vuole che anche alla prima messa in onda, che peraltro per poco non ha coinciso con quella di quest'anno (era il 10 maggio 2007), Piper ed il gioco dei pacchi, a quel tempo guidato da Flavio Insinna, si siano scontrati (per la cronaca Rai Uno, che offriva una nuova occasione ai concorrenti più sfortunati, distaccò Canale 5 con oltre un milione di spettatori e tre punti percentuali in più, ma c'è anche da dire che le cose ora non stanno esattamente allo stesso modo).

E se quanto a varietà il menù prevede gli ultimi quattro appuntamenti con Barbara D'Urso e Lo show dei record (di giovedì) ed il meglio e il peggio della Corrida (di sabato) per Canale 5, e I sogni son desideri (martedì) e Ti lascio una canzone (sabato) per Rai Uno, più vasta è la gamma di fiction, oltre alle sopracitate I Cesaroni e Piper: l'ammiraglia della tv di Stato proseguirà il giovedì con Butta la luna 2, mentre la domenica ed il lunedì sono appannaggio delle classiche miniserie in due puntate (dopo Enrico Mattei la prossima settimana è in programma L'uomo che cavalcava nel buio), mentre la concorrenza ha in serbo le quattro puntate di L'isola dei segreti, programmata il martedì da giorno 12 (e presumibilmente anche il mercoledì, il 13), oltre a qualche buon tv movie (come So che ritornerai, mercoledì 6 o Non smettere di sognare).

E pensare che fino a qualche settimana il pubblico aveva l'imbarazzo della scelta su quale reality seguire, e poi, dopo essersi esauriti tutti nell'arco di due giornate, il vuoto, come se quasi se ne sentisse la mancanza...