venerdì 25 settembre 2009

Chiambretti alla ricerca di un leader della sinistra: mission impossible!

Ieri sera ho trovato la puntata di Chiambretti Night una goduria unica. Solo quel diavolaccio di Pierino se ne poteva venir fuori con una trovata simile: il primo reality show sulla politica.
Premesso che nei miei sogni televisivi più folli e demenziali ho sempre fantasticato di vedere un reality sui politici della sinistra (ma anche su quelli di destra, sia chiaro). Insomma, sarebbe un divertimento assoluto. E poi, da un lato, sarebbe anche un toccasana per la sinistra italiana, dato che da un punto di vista mediatico e di comunicazione si trova in una crisi abissale.
"Certo. Tanto il segretario che uscirà dal congresso di ottobre non potrà essere il vero antagonista di una destra che sotto il profilo della comunicazione è imbattibile." Così ha affermato Chiambretti in un'intervista a Panorama mercoledì scorso. E aggiunge: "Quindi andrò in soccorso della sinistra con il patrocinio della destra. La televisione di Silvio Berlusconi allunga democraticamente la mano a un Pd in difficoltà."
E la provocazione di Chiambretti, a mio parere, non è nemmeno tanto stupida. Se ci pensiamo, la sinistra con il suo antiberlusconismo paradossalmente fa per Berlusconi più di quanto Emilio Fede possa fare in un anno di informazione faziosa al Tg4.
Ne ho avuto una conferma appunto ieri sera, guardando la prima puntata di Annozero, programma di cui non sentivo assolutamente la mancanza - va aggiunto . C'erano Travaglio con il suo solito sguardo sornione, Concita De Gregorio, Franceschini, Bocchino, Belpietro e l'epurato Mentana. Il tutto condito dalla presenza del gran burattiniere Santoro e dalle vignette di Vauro in chiusura di programma. Argomenti della puntata: caso Boffo, Berlusconi, lavoratori precari, Berlusconi, libertà di informazione, Berlusconi, Berlusconi e le escort, Berlusconi e la mafia, Berlusconi e l'alabarda spaziale, Berlusconi e i sette nani, Berlusconi e il Principe Mezzosangue... Se non è propaganda questa, ditemi voi che cos'è?
Proprio in virtù di ciò la dissacrante idea di Chiambretti risulta ancora più geniale. E ci induce a riflettere.
I giornalisti di sinistra (Santoro e i suoi adepti in primis) parlano tanto di dittatura, di censura, di clima da Ventennio. Intanto sempre Chiambretti dichiarava tempo fa: “Massimo D’Alema scrive libri per Mondadori, di proprietà di Berlusconi, Fabio Fazio, il comunista prêt-à-porter, conduce un programma prodotto da Endemol, che è di Berlusconi”. Insomma, sarà mica tutto un caso? Del resto "è difficile non incappare nelle trame del berlusconismo" precisa Pierino nell'intervista su Panorama. "Anche perché Berlusconi rappresenta il 70 per cento delle attività produttive di questo Paese. E, allora, ricordavo, a chi faceva il pelo a me, che anche altri paladini sono ben sistemati."
Certo il 70% è una cifra un po'grossa. In buona sostanza, il mondo dell'editoria e della televisione si trovano sotto la gigantesca ombra di Arcorman, però non mi pare che questo mondo sia tanto precluso ai suoi detrattori. Certo, i paladini della verità, della giustizia e della libertà di pensiero mi citeranno i vari casi Biagi, Luttazzi oltre quello del già citato Santoro. Ma lì, cari signori, si tratta di affari successi in Rai. E lo sappiamo benissimo che l'azienda di Stato in quanto a libertà di informazione è come un metronomo. Sicuramente non è un fatto giustificabile, ma purtroppo questa sudditanza al potere è sempre esistita a casa di Mamma Rai, sin dall'anno 1954 d.C. (leggi Democrazia cristiana).
Ma non divaghiamo troppo.
In definitiva, ha ragione Chiambretti. Visto che la sinistra fa tanta pubblicità gratuita a Silvio, è pure ora che Silvio ricambi il gesto. Tuttavia il punto è: riuscirà Chiambretti a trovare qualcuno realmente valido?
Ieri sera ha messo a confronto Vittorio Feltri (approfittando della situazione anche per sfruculiarlo un po'sul caso Boffo) e Alba Parietti. Due personaggi che stanno alla sinistra quanto Patrizia DeBlanck sta alle buone maniere. Eppure... Eppure l'assurdità sta proprio in questo: se persino Feltri o la Parietti riescono a dire qualcosa di sinistra vuol dire che al congresso del Pd una qualche riflessione la dovranno pur fare.
Pertanto, trovare un vero leader per la sinistra italiana è davvero una mission impossible. Così come stanno le cose, persino Topolino riesce a sembrare di sinistra più di un Veltroni qualsiasi. E ho detto tutto!

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