
Questa volta pareva se la fossero proprio presa comoda a Cologno Monzese, ma, grazie al sito Internet del popolare settimanale
Sorrisi & Canzoni Tv, arriva quest'oggi, quasi come un fulmine a ciel sereno, un'attesa notizia, che si appresta a rappresentare una delle rare novità della stagione prossima ventura. Ebbene, dopo un'attenta ed accurata valutazione, che, per quel che emerso da recenti dichiarazioni, avrebbe benissimo potuto andare per le lunghe e tenerci sulle spine per ancora un paio di settimane abbondanti, dal momento che è fissata per i primi di luglio la presentazione ufficiale dei palinsesti televisivi dell'autunno della
tv commerciale (quella
Rai dovrebbe a venire a giorni, il 16 giugno), apprendiamo, mediante la suddetta fonte, che ad affiancare
Claudio Brachino, dal prossimo
lunedì 7 settembre, alla guida della terza edizione del
morning show mattutino dell'ammiraglia del Biscione,
Mattino 5, sarà
Federica Panicucci, una delle prime donne di casa
Mediaset alle quali si era fatto un pensierino una volta date le fondamenta al nuovo progetto che avrebbe coinvolto
Barbara D'Urso, per la quale troppi sarebbero stati gli impegni, ed esagerata la sovraesposizione. Dopo tre mesi di meritato riposo, infatti, la donna Bionica di Cologno tornerà nuovamente, energica e pimpante come d'abitudine, con
Pomeriggio 5 nei giorni feriali e
Domenica 5 nel dì di festa, che farà volentieri a meno dell'epurata
Paola Perego, che con buone probabilità ritroveremo in prime time con La talpa, come noto promossa sulla rete capitana.
Per la
Panicucci un contentino per l'ennesimo
slittamento della seconda edizione del
reality di
Italia 1 La pupa e il secchione, o una scelta basata su criteri
di competenza, professionalità e serietà, già dimostrate, a parer di alcuni, quando alla trasmissione ha più volte partecipato in qualità di ospite, momenti in cui sarebbe, fra l'altro, emerso un certo feeling con il direttore di
Videonews? Oppure, visto quel che la casa offriva, ovvero delle
improponibili Rossella Brescia, Tessa Gelisio ed
Emanuela Folliero, ultime
superstiti sul mercato (non considerando molti altri volti di punta che per ovvie ragioni non possono farsi carico di un impegno del genere) si saranno affidati, in buona fede, al fato, sperando in una grazia, dal momento che il rischio è sempre enorme
quando si lascia la via vecchia per la nuova, nel tentativo, in questo caso, di mettere a punto un palinsesto fondato su una solida ed impareggiabile struttura che non difetti di alcun buco da tappare?
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