"La paura? Non c'è tempo per la puara quando si è concentrati solo sul modo di salvarsi la vita", aggiunge. "Stavo troppo male- continuando - per capire qualunque cosa. La produzione ha fatto tutto ciò che ha potuto. Sono stati tutti impeccabili, dal primo all'ultimo. E' stata una serie di concause: la fatica, lo stress, la fame, gli antidolorifici a stomaco vuoto (giorni prima si è strappato i tendini di una spalla, non potendo fare a meno di assumerli, ndB). Sono grande e vaccinato. Sapevo quello che stavo facendo e me ne sono assunto la responsabilità".
E alla domanda se tornerebbe a partecipare al gioco, risponde: "L'Isola è un'esperienza unica, anche se estrema. Ad averlo saputo sarei stato più attento con la spalla. Da quell'infortunio sono derivate tutte le altre sfortune. Non mi aspettavo che fosse così dura, una mazzata".
Il suo rammarico più grande? "Non essere riuscito ad arrivare fino in fondo. Mio figio aveva scommesso 500 euro sulla mia vittoria. Sono andato sull'Isola per allontanarmi da tutto, non per farmi vedere".
Qualora voleste l'intervista per intero, almenochè non l'abbiate già il consiglio è di acquistare Sorrisi & Canzoni.
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