venerdì 10 ottobre 2008

LA MOLTIPLICAZIONE DEI 7

C'era una volta Euro Tv, uno dei primi circuiti televisivi italiani che riuniva in un unico marchio diverse realtà locali dell'etere nazionale. Fondata agli inizi degli anni Ottanta da Calisto Tanzi, emulando le syndication dei network statunitensi, comprendeva circa una ventina di emittenti locali che per cinque ore al giorno, nella fascia oraria pomeridiana e serale, trasmettevano simultaneamente gli stessi programmi, mentre per il resto del palinsesto rimanevano indipendenti nella loro linea editoriale. Questa formula che consentiva di mixare programmazione locale e nazionale e la facoltà dell'emittente locale di derogare in parte al palinsesto centrale, permisero a Euro Tv di vivere momenti di grande popolarità.

L'esperienza di Euro Tv terminò il 5 Settembre 1987, quando, in seguito a misteriose vicende societarie, una parte delle affiliate al circuito, cui si aggiunsero nuove emittenti, fondò la nuova syndication Odeon Tv, che iniziò le sue trasmissioni il giorno dopo la chiusura di Euro Tv.

Un'altra parte delle reti aderenti a Euro Tv, affiancate anch'esse da altre tv locali, si consorziò invece nel network Italia7.

Le trasmissioni di Italia7 iniziarono il 4 ottobre 1987 e fino al 1994 il circuito rimase sotto l'ala protettrice della Fininvest, che ne aveva favorito la nascita per contrastare l'ascesa di Odeon Tv. La programmazione era generalista e riguardava la fascia pomeridiana e serale del palinsesto, il quale era basato su cartoni animati, telefilm, film, con l'aggiunta del celebre quiz "Colpo Grosso", condotto da Umberto Smaila, in onda a tarda serata.

Nel 1994 la gestione di Italia7 passò nelle mani della D.A.P.S., società diretta dall’editore Giampiero Ades, che possedeva anche Amica 8 e Amica 9. Dopo solo un anno, però, la D.A.P.S. cessò la propria attività per problemi economici e Italia7 venne acquisita dall’editore Francesco Di Stefano, proprietario di una delle reti affiliate, la laziale Tvr Voxson. Questi tra il 1997 e 1998 trasformò Italia7 in Europa7 e nel 1999 decise di partecipare al bando per l’assegnazione delle frequenze nazionali, vincendolo. Successivamente nacquero i ben noti problemi con Rete4, che avrebbe dovuto fare spazio a Europa7, abbandonando le proprie frequenze e permettendo che venissero usate dalla tv di Di Stefano. Problemi ancora oggi non risolti, tanto che il circuito televisivo già esistente prima della richiesta di concessione si è via via ridimensionato ed oggi conta cinque emittenti, che coprono soltanto parte delle regioni italiane.

Nel frattempo tra le consociate al circuito, a causa di simpatie politiche contrastanti, era avvenuta una spaccatura e le reti Telecity, Telepadova e Sestarete avevano cessato di farne parte. I loro proprietari, Giorgio Tacchino, Giorgio Galante e Luigi Ferretti, decisero di fondare un nuovo canale. Il 1 gennaio 2000 nacque quindi 7Gold. Inizialmente visibile solo nell'Italia settentrionale, anno dopo anno si è diffusa in quasi tutto il territorio nazionale.

Tuttavia alcune emittenti che facevano parte della precedente syndication detengono ancora i diritti del marchio registrato di Italia7 e possono trasmetterlo in video. E’ il caso di Telecolor Catania e di Italia 7 Toscana, ma anche di Telenorba in Puglia che, detenendo anch’essa la proprietà del marchio, per anni ha inserito accanto al proprio logo quello di Italia7, finché la denominazione della rete non si è trasformata in Telenorba 7.

Le cose si sono ancor più complicate il 23 agosto di quest’anno, quando Italia 7 Toscana, che paradossalmente ripeteva il segnale di 7Gold, ha concluso l’accordo con la syndication, che da quel momento ha deciso di appoggiarsi a Tvr Teleitalia per la trasmissione dei suoi programmi in Toscana. In tutta risposta Italia 7 Toscana ha assunto la nuova denominazione di Italia 7 Platinum. Tra l’altro il tg sportivo è realizzato con la collaborazione di Telelomabardia, acerrima rivale di 7Gold sul territorio lombardo, che forse in questo modo vuole iniziare a far concorrenza alla rete rivale anche in altre regioni d’Italia.

Un'ultima curiosità risale al 2001. Quando Telemontecarlo venne trasformata in La7, l'editore di 7Gold diffidò Telecom Italia, proprietaria della nascente Tv, dall'usare il numero 7, minacciando azioni legali e marchiando polemicamente le proprie trasmissioni con un logo che riportava la dizione estesa "La Sette" insieme a quello ufficiale.

2 commenti:

  1. davvero interessantissimo questo post, molto ben fatto come sempre :)

    infatti avevo notato anch'io da tempo tutti questi canali col 7

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